“Dalla Faro 85 alla Seus. Tantissimi i nodi da sciogliere per il nuovo manager appena subentrato alla guida dell’Asp di Messina. Un’azienda particolarmente difficile da gestire, soprattutto perché è anche quella che più ha subito il contraccolpo del lungo commissariamento dei manager, e geograficamente molto complessa e disagiata.” A dichiararlo il segretario generale della Cisl Fp Messina, Giovanna Bicchieri. “Tra le situazioni più urgenti c’è il convenzionamento della Faro 85, tema sul quale il nuovo manager si è impegnato, presentando in tempo reale formale richiesta presso l’assessorato regionale alla salute impegnato per fare fronte alle numerose richieste pervenute da varie province della nostra Regione. E poi la stabilizzazione dei precari, la scelta di dare immediata esecuzione alle sentenze dei precari nel ruolo oppure di ampliare la platea degli aventi diritto che sono stati esclusi pur avendo partecipato alla ricognizione nello stesso periodo storico, la disponibilità ad accogliere i comandi di figure professionali che da anni sono rimaste nel cassetto rispetto ad altre discrezionalmente riscontrate positivamente, l’assetto dei nuovi incarichi di funzione ed organizzazione per l’area del comparto, l’ampliamento della dotazione organica aziendale e della platea dei dirigenti, l’avvio di nuove procedure concorsuali, il rispetto degli adempimenti contrattuali ed ultima, ma non per importanza, la vicenda della cessazione della convenzione dei lavoratori Seus da quasi 14 anni in Asp. Personale (dipendenti con il profilo di autista soccorritore inidonei e/ o con limitazioni e prescrizioni) – precisano Giovanna Bicchieri e il coordinatore provinciale Seus 118, Michele Vernuccio – che, quando non era ancora prevista la figura degli oss nelle dotazioni organiche aziendali, Seus 118 fece riqualificare con corsi speciali avviati dalla regione siciliana allo scopo di potenziare l’assistenza socio sanitaria negli ospedali e non lasciare per strada coloro che da sempre erano stati impegnati sulle ambulanze. Purtroppo oggi per la grave carenza organica in molte postazioni, l’azienda è stata costretta a fare rientrare, dal mese di marzo in poi, circa 19 autisti soccorritori che saranno ricollocati secondo i criteri stabiliti nei tavoli negoziali regionali. Ciò che purtroppo ci preoccupa come forza sociale – ribadiscono Bicchieri e Vernuccio – è il fatto che a questo personale si sia aggiunto soltanto di recente anche quello sospeso temporaneamente perché inidoneo e quello che possiede prescrizioni e limitazioni tali da non potere assumere la guida di ambulanze dove realmente necessitano, potendo credibilmente mettere a rischio la propria vita e quella degli altri. Per questo invitiamo il presidente della Seus ed il manager dell’Asp di Messina a sedere insieme anche alla nostra presenza e a quella della segreteria regionale, ad un tavolo per affrontare la criticità che sta riguardando solo la città di Messina nell’ambito di tutta la regione. Se questo non avverrà, se la convenzione di Seus con Asp non verrà rideterminata, questi lavoratori si ritroveranno improvvisamente alla porta, senza stipendio o, nella migliore delle ipotesi, declassati in un contesto lavorativo nel quale la professionalità acquisita all’interno dell’Asp verrà azzerata, dimenticando l’impegno e l’abnegazione profusa durante il periodo dell’emergenza CoVid. Per questo chiediamo a tutti i deputati Messinesi di intervenire sulla questione affrontando il problema che sta riguardando la nostra provincia alla stregua di quanto è stato fatto per le altre realtà della nostra regione.”
“La Csl Fp di Messina e la Cisl Fp Sicilia si sono impegnate e si stanno continuando ad impegnare per ridefinire la convenzione. Il resto della storia – conclude il segretario generale della Cisl Fp Messina – venga riscritta dall’Assessore Volo e dai deputati messinesi della nostra regione, dal presidente della Seus e dal neo manager nel quale confidiamo per un cambio di direzione.”
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