Il Teatro Vittorio Emanuele ha ospitato, nelle serate del 27 e 29 aprile 2025, una coinvolgente rappresentazione di Cavalleria Rusticana, il celebre melodramma in un atto di Pietro Mascagni, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci. Un’opera che, a distanza di oltre un secolo dalla sua prima esecuzione, continua a emozionare il pubblico con la sua forza drammatica e musicale.
La regia, curata dalla professoressa Floriana Sicari, ha saputo restituire tutta l’intensità emotiva e il dramma passionale tipico del verismo italiano, immergendo il pubblico in una Sicilia aspra, autentica, profondamente umana con essenzialità e rispetto per la tradizione. La messa in scena ha esaltato i conflitti interiori e i rapporti familiari che animano l’opera.
Nel ruolo del tormentato Turiddu si è distinto Samuele Simoncini, che ha offerto un’interpretazione potente e carica di pathos. La sua voce, dal timbro luminoso e sicuro, ha saputo esprimere con intensità le contraddizioni del personaggio: l’arroganza, la passione e, infine, la disperazione di fronte al destino. Simoncini ha saputo coinvolgere il pubblico sin dalla celebre “Siciliana”, costruendo una figura tragica e profondamente umana.
Accanto a lui, Giuseppina Piunti ha dato voce a una Santuzza intensa e dolente, capace di trasmettere la fragilità e la drammaticità della donna ferita e tradita, riuscendo a muovere empatia e commozione.
Luca Bruno ha vestito con carisma i panni di Alfio, offrendo una prova scenica solida e autorevole, impreziosita da una vocalità robusta e sicura che ha ben reso la forza e la gelosia del carrettiere. La sua presenza scenica ha contribuito a sottolineare i momenti di maggiore tensione drammatica, rendendo credibile la trasformazione da uomo onesto a vendicatore.
Oleksandra Chaikovska ha restituito una Lola affascinante e ambigua, con un’interpretazione misurata ma incisiva, capace di insinuare leggerezza e provocazione al tempo stesso.
Commovente la prova di Gabriella Grassi nel ruolo di Mamma Lucia, figura silenziosa ma centrale nel dramma familiare, resa con toccante sensibilità e umanità.
La direzione musicale è stata affidata al Maestro Francesco Ommassini, che ha guidato con precisione e sensibilità l’Orchestra e il Coro del Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina. Hanno altresì preso parte all’interno del coro anche degli alunni del liceo musicale “E.Ainis”, alcuni professionisti esterni come aggiunti e il Coro Lirico “F. Cilea” di Reggio Calabria, contribuendo ad elevare ulteriormente il livello esecutivo della compagine corale. La preparazione del coro è stata curata dal maestro Michele Amoroso, che ha saputo amalgamare le voci in un equilibrio efficace e coinvolgente, gestendo con eleganza i contrasti tra i momenti solenni e quelli più intimistici.
Particolarmente interessante e significativa si è rivelata la collaborazione tra il Teatro Vittorio Emanuele e il Conservatorio “Corelli”, che ha offerto agli studenti la preziosa opportunità di esibirsi su un palcoscenico prestigioso, vivendo un’esperienza formativa e artistica di alto livello. Un’occasione concreta per i giovani di confrontarsi con il mondo professionale e crescere all’interno di un vero progetto lirico.
La produzione ha ricevuto lunghi e sentiti applausi da parte del pubblico, che ha premiato con entusiasmo l’impegno degli artisti e l’elevata qualità musicale e scenica dello spettacolo.
Ancora una volta, Cavalleria Rusticana si conferma un’opera capace di parlare al cuore, grazie alla forza delle sue passioni e alla bellezza senza tempo della sua musica.