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Il Viaggio della Legalità fa tappa a Messina: approda la Motovela MareNostrum Dike

Oggi a Messina, presso la Marina del Nettuno, ha fatto tappa la Motovela della Legalità MareNostrum Dike, nell’ambito del Viaggio della Legalità, un progetto nazionale dedicato alla promozione della cultura della legalità, della giustizia sociale e dell’inclusione. All’iniziativa hanno partecipato l’assessora alle Politiche Giovanili e alla Pubblica Istruzione, Liana Cannata, e l’assessore alla Cultura e al Turismo, Enzo Caruso; il presidente nazionale di Archeoclub d’Italia, Rosario Santanastasio, e la presidente di Archeoclub dello Stretto, Rosanna Trovato. Il supporto alla sicurezza sul molo è stato garantito dal Gruppo Comunale Volontariato di Protezione Civile della Città di Messina e dalla sezione di Messina dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

In rappresentanza del sindaco Federico Basile, gli Assessori hanno portato i saluti istituzionali. Rivolgendosi ai promotori di Archeoclub nazionale e dello Stretto, l’assessora Cannata ha dichiarato: “Oggi non celebriamo solo un simbolo di rinascita, ma offriamo ai giovani un messaggio chiaro: è possibile costruire un futuro diverso, fondato sulla legalità, sul rispetto e sulla partecipazione”. “Questa barca racconta una storia di speranza, un cammino che trasforma il passato difficile in un impegno culturale. Un messaggio forte che vogliamo trasmettere alle nuove generazioni”, ha aggiunto l’assessore Caruso.

All’evento hanno preso parte anche studenti degli istituti scolastici cittadini e della provincia che hanno avuto l’opportunità di visitare la motovela, un tempo conosciuta come Oceanis 473 e utilizzata per il traffico di esseri umani lungo la tratta dalla Turchia. Oggi la barca è diventata un simbolo di riscatto e rinascita sociale.

“A bordo ospitiamo conferenze e sosteniamo importanti attività sociali. I ragazzi dell’Area Penale di Napoli, ad esempio,” ha spiegato il presidente nazionale di Archeoclub d’Italia, “partecipano al progetto MareNostrum che, attraverso un percorso formativo, li ha portati a diventare subacquei. Grazie a un protocollo firmato con il Dipartimento di Giustizia Minorile, il progetto sarà ora diffuso su scala nazionale, offrendo sempre più opportunità concrete di reinserimento e ritorno alla legalità”.

L’iniziativa proseguirà nel pomeriggio nei locali del Circolo Canottieri Thàlatta, alla presenza delle autorità cittadine, con un momento dedicato alla narrazione della storia della DiKe, seguito da un dibattito sulle finalità socio-didattiche e ambientali del suo utilizzo. Domani, giovedì 29, il veliero salperà alla volta di Vibo Valentia.

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