In merito alle recenti segnalazioni e dubbi riguardanti le autorizzazioni al funzionamento dei servizi per la prima infanzia – in particolare Asili Nido, Micro-Nido e Sezioni Primavera – l’Amministrazione comunale di Messina intende precisare la propria posizione, chiarendo competenze e responsabilità istituzionali.
Il Comune di Messina ha provveduto puntualmente a trasmettere all’INPS l’elenco delle 23 Sezioni Primavera che hanno fatto richiesta di rilascio parere, adempiendo così ai propri obblighi nei tempi previsti.
Per quanto riguarda invece l’autorizzazione al funzionamento dei servizi educativi per la prima infanzia – Asili nido, Micro-nido, Spazi gioco, Centri bambini e famiglie – la normativa vigente stabilisce chiaramente che tale competenza è in capo alla Regione Siciliana.
In particolare, l’autorizzazione è rilasciata dall’Assessore regionale per gli enti locali ai sensi dell’art. 28 della Legge Regionale n. 22/1986, che disciplina le modalità di autorizzazione al funzionamento delle strutture socio-assistenziali.
Si premette che è compito della norma regionale chiarire le condizioni da rispettare per consentire l’attività dei servizi di prima infanzia (asilo nido, micro nido, spazio gioco e centri bambini e famiglie).
Per la Regione Sicilia l’autorizzazione al funzionamento dei servizi educativi per la prima infanzia viene rilasciata dall’Assessore regionale per gli enti locali, ai sensi dell’art. 28 della l.r.22/86 (Autorizzazione al funzionamento di strutture socioassistenziali e procedura per il rilascio).
Nello specifico si profilano le seguenti fattispecie normative: l’autorizzazione al funzionamento e l’accreditamento.
La prima precisa le condizioni indispensabili per l’attività di un servizio per la prima infanzia.
L’accreditamento prevede la verifica di requisiti ulteriori che conducono alla possibilità per il servizio che ne risulta portatore e garante di essere destinatario di finanziamenti pubblici.
Resta ferma la disponibilità dell’Amministrazione a sostenere famiglie ed enti gestori per favorire un dialogo a livello regionale per risolvere la risoluzione della problematica.