Se menzionassi “Pallium”, quale sarebbe la vostra reazione? La stragrande maggioranza di noi non avrebbe la minima idea. Facile attingere a informazioni su uranio arricchito, conflitti bellici, frodi online, dipendenze, emergenza climatica con conseguenti disastri naturali. Innumerevoli argomenti di disgregazione sociale riescono a dominare le pagine di tutti i quotidiani, i media tradizionali e i social network, diventando il principale argomento di conversazione e il fulcro dei dibattiti televisivi. Perché tanta enfasi sul negativo, sul male mentre la Dottoressa Agata Labate si trova a dover impiegare ogni risorsa personale e oltre, per promuovere …. “Pallium”? Perché un programma incentrato sul rispetto della vita umana e una guida per la costruzione di una società autenticamente civile deve arrampicarsi sui muri per trovare sinergie? Non ho una risposta a questi interrogativi, ma provo una profonda frustrazione. La Dottoressa Labate rappresenta un faro di speranza per innumerevoli famiglie che si trovano ad affrontare l’oscurità delle malattie irreversibili, un punto di riferimento per un modello sociale capace di valorizzare la vita anche nelle sue manifestazioni più disperate. Pallium si impegna a promuovere una cultura della cura e del rispetto per la dignità umana in ogni fase della vita, fino al suo naturale compimento. Attraverso un’equipe multidisciplinare di medici, infermieri, psicologi e assistenti spirituali, Pallium offre un supporto completo e personalizzato, volto ad alleviare il dolore fisico e psicologico dei pazienti, nonché a fornire un sostegno emotivo e spirituale alle loro famiglie. Chi vi scrive è testimone diretto. Instancabile nella sua opera la dottoressa Labate ha pensato bene di portare dentro il cuore della società i valori di Pallium, progettando un percorso formativo per le scuole basato sulla comunicazione attraverso la cinematografia. Un vero successo, presentato al convegno “Pallium – il cinema guarda l’inguaribilità”, alla presenza di autorevoli rappresentanti delle istituzioni. Ho chiesto due parole per Voi, amici di questo spazio, all’autrice e a Simone, brillante studente dell’Istituto Superiore Verona Trento, che ha ospitato il primo corso sperimentale. Grazie Simone e grazie dottoressa Agata Labate, ascoltarvi, dopo un seminario così impegnativo, è un privilegio, sappiate che il piccolo mondo di Teacher Pride Corner sarà sempre accanto a Voi.
Più Pallium meno Iniquità
