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Messina, risanamento e poteri speciali in scadenza

Delle 65 aree da sbaraccare ben 36, quindi più della metà, ricadono nel territorio della Terza Municipalità ed alle quali massima attenzione è data dalla Struttura commissariale al risanamento guidata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. 

In queste 36 aree da risanare nel popoloso quartiere vi sono quasi 650 famiglie come spiegato dal sub commissario Santi Trovato nel corso della seduta della Terza Municipalità alla presenza del presidente Alessandro Cacciotto e dei consiglieri di circoscrizione convocata per approfondire le problematiche legate al risanamento. Ad intervenire alla seduta consiliare anche il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Mondello, il presidente di ArisMe Fabrizio Gemelli, la componente del Cda ArisMe Santina Manganaro ed i professionisti dell’ufficio commissariale.

Nel corso dei lavori è stato fatto il punto della situazione su Bisconte e sui Fondi Pinqua, sull’avvio nelle prossime settimane dell’appalto per il parco urbano di Camaro Sottomontagna e sull’Anfiteatro di Camaro che vedrà l’inizio dei lavori entro fine anno. Il sub commissario Santi Trovato ha indicato le tempistiche per le demolizioni a Largo Diogene (entro fine estate) in via Quinto Ennio (a settembre) ed annunciato interventi in sei micro aree della Municipalità.

Dai lavori della seduta di Municipalità è emerso come solo grazie ai poteri speciali della Struttura commissariale al risanamento guidata dal presidente Schifani è stato possibile raggiungere dal 2021 ad oggi risultati che nei 30 anni precedenti sembravano impossibili. La possibilità di agire in deroga e velocizzare alcune tempistiche sta rendendo concreto l’obiettivo di restituire alla città importanti parti di territorio e dare abitazioni dignitose a centinaia di famiglie.

Il 31 dicembre scadranno i poteri attribuiti al commissario come da ultima proroga del 2024, con il rischio più che concreto di tornare indietro di tre decenni ed al regime ordinario. Ad oggi sono ancora 1600 le famiglie in attesa di ricollocamento abitativo e sono numerosi i cantieri avviati per la riqualificazione del territorio. Nel corso della seduta è emersa, condivisa da tutti i presenti, la forte preoccupazione che senza una nuova proroga dei poteri commissariali vengano vanificati i traguardi fin qui raggiunti e allungati a dismisura i tempi del risanamento.

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