Messina, Ponte sullo Stretto: l’AD Pietro Ciucci in visita a Palazzo Zanca. Al via il confronto sul territorio

Nuovo incontro istituzionale, non programmato, a Palazzo Zanca tra l’AD della società Stretto di Messina S.p.A. Pietro Ciucci e il vice sindaco Salvatore Mondello per fare il punto sul progetto definitivo, le opere connesse e le ricadute infrastrutturali per Messina.

Prima di Palazzo Zanca, Ciucci era andato a trovare la Prefetta Cosima Di Stani con la quale ha affrontato tematiche connesse alle possibili infiltrazioni, da parte delle organizzazioni criminali, negli applati per la realizzazione del ponte. Con la Prefetta si è concordato di mettere in campo interventi straordinari per verificare e controllare eventuali anomalie.

L’incontro con il vice sindaco Mondello, è servito per avviare un dialogo strutturato tra i vertici dell’azienda che sta guidando il progetto del Ponte sullo Stretto e l’amministrazione cittadina, con specifico riferimento alle opere complementari, agli espropri, alla viabilità, e agli impatti urbanistici e sociali in atteso del parere della Corte dei Conti sulla delibera del Cipess.

L’incontro segna un passo in avanti verso un approccio più partecipato e trasparente del progetto, ma restano da definire tempi precisi, modalità operative, e soprattutto come prevenire e mitigare gli impatti sul territorio e le comunità locali. La città aspetta risposte concrete, non solo promesse: dalle strade che oggi spesso sono dissestate, alle reti idriche, fino all’armonizzazione del progetto con le esigenze abitative e urbanistiche di Messina.

Il Vice Sindaco Salvatore Mondello ha detto all’amministratore delegato Ciucci che “il progetto del Ponte non può essere disgiunto dal futuro della città. Messina non può e non deve essere solo un punto di passaggio: chiediamo opere che migliorino la vita quotidiana dei cittadini, dalla viabilità alle infrastrutture idriche. Il nostro obiettivo è che ogni intervento lasci un segno positivo e duraturo sul territorio”.

Pietro Ciucci, ha dichiarato che “il confronto con il vice sindaco Mondello è stato costruttivo. Vogliamo che Messina sia parte integrante del progetto, non spettatrice. Le opere complementari e le misure di mitigazione ambientale e sociale sono priorità per noi: il Ponte deve rappresentare un’occasione di crescita e sviluppo condiviso”.

Ovviamente abbiamo ascoltato anche le reazioni di alcuni esponenti del comitato “Invece del ponte” che “hanno espresso il loro disappunto in quanto, il progetto continua a presentare le stesse criticità di vent’anni fa. A Messina non servono nuove gallerie o chilometri di cemento che stravolgono interi quartieri: servono strade sicure, reti idriche funzionanti e servizi di trasporto locale. Il rischio è che il Ponte diventi un’opera calata dall’alto, con enormi disagi per i residenti e benefici incerti per la città”.

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