In occasione della Giornata Nazionale del Dono, l’Avis Comunale di Milazzo ha organizzato presso il Mediterranea Club il convegno dal titolo “LEUCEMIA: la donazione del sangue contro le malattie ematologiche”, un appuntamento di grande valore scientifico e sociale che ha richiamato numerosi cittadini, volontari e operatori sanitari.
L’incontro ha posto al centro del dibattito l’importanza del sangue come strumento terapeutico essenziale per la cura delle patologie ematologiche, in particolare della leucemia, ribadendo il ruolo cruciale dei donatori nel garantire speranza e vita ai pazienti.
Tra i relatori, il dottor Giovanni Cerchione, specialista in ematologia e dirigente medico presso l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori di Meldola, ha ricordato che “senza le donazioni non ci sarebbe neppure la speranza di curare malattie come la leucemia: il sangue è un presidio terapeutico essenziale”.
Il dottor Ruffo, specialista in pediatria ed ematologia, ha invece approfondito il tema delle emoglobinopatie, spiegando come la vita dei pazienti talassemici sia radicalmente migliorata dagli anni ’50 ad oggi grazie ai progressi scientifici. Ha inoltre affrontato il tema dell’anemia falciforme, in crescita nel nostro Paese anche a causa dei flussi migratori, sottolineando che “il sangue donato dagli immigrati ha un valore aggiunto, poiché amplia il patrimonio antigenico utile a curare pazienti complessi”.
Particolarmente apprezzato anche l’intervento della professoressa Sidoti, docente di Biologia e Genetica presso l’Università di Messina, che con la sua relazione dal titolo “Il cuore, un ponte: scienza e futuro” ha ricordato che “la donazione di sangue non è solo un atto di altruismo verso chi ha bisogno urgente di una trasfusione, ma anche un dono che alimenta la scienza, formando medici e ricercatori capaci di trasformare la generosità in conoscenza, cura e speranza”.
Al tavolo della conferenza, dedicata al tema della donazione del sangue, hanno preso parte anche i rappresentanti delle Avis Regionale e Nazionale, sottolineando il valore della collaborazione tra istituzioni e Associazioni per garantire l’autosufficienza e la qualità del sistema trasfusionale.
L’Avv. Salvatore Calafiore, Presidente dell’Avis Regionale, ha posto l’accento sull’importanza di assicurare il fabbisogno di sangue e delle attrezzature necessarie, come i separatori cellulari, strumenti fondamentali per la raccolta e la lavorazione delle componenti ematiche. Ha inoltre evidenziato come la sinergia tra enti pubblici e realtà associative sia la chiave per un servizio sanitario efficiente e sostenibile.
Il Dott. Paolo Roccuzzo, Consigliere Nazionale, delegato dal Presidente dell’Avis Nazionale, ha ribadito che donare sangue significa anche fare prevenzione. Ha spiegato come la donazione non sia solo un gesto di solidarietà, ma anche un’occasione per prendersi cura di sé: il donatore, infatti, viene stimolato ad adottare stili di vita sani ed è sottoposto a controlli periodici che contribuiscono al mantenimento di un buono stato di salute. A moderare l’incontro è stato il Dott. Genovese, che ha richiamato l’attenzione sull’importanza strategica dell’autosufficienza ematica, obiettivo che può essere raggiunto solo attraverso una partecipazione consapevole e continua dei cittadini.
Nel suo intervento di saluto, il Sindaco Pippo Midili ha espresso il proprio apprezzamento per l’impegno dell’Associazione, sottolineando come la divulgazione e la sensibilizzazione siano strumenti fondamentali per promuovere la cultura della donazione e rafforzare il senso di comunità.
A concludere i lavori è stato il presidente dell’Avis Comunale di Milazzo Francesco Urdí, che ha ringraziato i relatori e i presenti, lanciando al contempo un appello alle istituzioni, all’Avis Regionale e Nazionale affinché venga garantito un sostegno più concreto alle sedi territoriali. Ha, inoltre, sottolineato la mancanza delle Istituzioni a tutti i livelli, sanitari e no, che hanno ritenuto non essere presenti ad un convegno i cui obiettivi sono stati evidenziati dai relatori, rimarcando sulla necessità che “Solo attraverso una collaborazione sinergica tra istituzioni, associazioni e cittadini – sarà possibile raggiungere l’autosufficienza di sangue e offrire una speranza concreta ai pazienti che ogni giorno combattono contro le malattie ematologiche
