Messina: gli anziani tornano sui banchi di scuola, suona la campanella a “Casa Serena”

In un’aula poco silenziosa, come avviene solitamente quando, sui banchi siedono adolescenti alle prese con verifiche e interrogazioni, oggi ci sono capelli bianchi, sorrisi sereni e occhi pieni di storie. Gli anziani ospiti di “Casa Serena” ma anche diversi esterni, tornano sui banchi di scuola, non per ripetere ciò che hanno imparato, ma per condividere ciò che hanno vissuto.

Il primo giorno di scuola gli operatori della Messina Social City, hanno consegnato agli alunni anziani, una borsa contenente quaderno, penna e borraccia; nulla puà essere lasciato al caso.

Un’iniziativa voluta dalla Messina Social City non nuova ad attività rivolte alle persone anziane.

La Presidente Valeria Asquini ha voluto sottolineare che “aprire le porte “di una scuola particolare” agli anziani del territorio, coinvolgendoli in attività educative, incontri intergenerazionali e laboratori di memoria significa dare valore alla cultura patrimonio del passato ma sempre vivo nel presente”.

Proseguendo, Valeria Asquini ha affermato che, “il valore di questa presenza è doppio, da un lato l’opportunità di conoscere la storia non solo dai libri, ma dalla voce di chi l’ha attraversata; dall’altro, gli anziani ritrovano uno spazio attivo nella società, sentendosi ascoltati, utili e parte di una comunità viva”.

La Preside della Scuoletta Alessandra La Rosa ha comunicato che “durante questi incontri, i nonni, oltre a seguire un piccolo percorso didattico, intervengono anche per raccontare la vita di un tempo, i giochi di strada, le lettere scritte a mano, i mestieri scomparsi. Parlano di emigrazione, di lavoro duro, di solidarietà nei quartieri”.

Non si tratta solo di ricordi, ha proseguito Alessandra La Rosa, “ma di esperienze che aiutano a interpretare il presente con maggiore consapevolezza. In un’epoca in cui tutto corre veloce, il confronto con la lentezza e la profondità del passato diventa un’occasione preziosa di crescita”.

Nella scuoletta attiva a Casa Serena, proprio perché gli alunni anziani sono gli assoluti protagonisti, manifestano anche il desiderio di sviluppare argomenti scolastici che sentono più propri; quest’anno è stata inserita una materia nuova: la storia della Sicilia e della lingua siciliana.

Ancora, Valeria Asquini ha dichiarato che “la scuoletta rappresenta un reciproco scambio di conoscenze, emozioni e punti di vista. Si abbattono stereotipi e si costruisce un ponte tra generazioni”.

Proseguendo, la presidente Valeria Asquini ha affermato che “questa esperienza dimostra che la scuola può essere un luogo aperto, inclusivo, capace di far dialogare il passato con il presente, in vista di un futuro più consapevole e solidale. Gli anziani non sono solo custodi della memoria, ma cittadini attivi, capaci di interpretare il mondo di oggi con uno sguardo unico e profondo.”

Anche la responsabile di Casa Serena Marisa Pisana ha voluto sottolineare che “il ritorno degli anziani sui banchi di scuola è molto più di un gesto simbolico, è un messaggio forte, che dice che nessuno è troppo vecchio per imparare, e che ogni generazione ha qualcosa da insegnare”.

Naturalmente “la scuoletta” proposta dalla Messina Social City, ha diversi obiettivi come valorizzare la memoria locale, contrastare isolamento sociale e sentimenti di inutilità negli anziani, offrendo un ruolo attivo, utile, riconosciuto, promuovere la cittadinanza attiva, il rispetto per la diversità generazionale, l’inclusione.

Ed allora, buon percorso scolastico sperando che gli insegnanti non siano molto severi.

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