Nell’era di YouTube, l’educazione sessuale è impartita dalla dea “NET”! Conio un neologismo, “YouTabù”, per indicare l’assenza di tabù per le nuove generazioni, che accedono a ogni tipo di informazione, disinformazione e perversione, bypassando i filtri adulti, spesso impreparati a guidarli. Nell’ultimo dibattito parlamentare sul DDL Valditara/S. 979, che regolamenta le attività didattiche su sessualità e affettività, tutto l’arco parlamentare ha dimostrato di essere lontano dalla realtà scolastica, inscenando una novella crociata tra Guelfi e Ghibellini per difendere tabù ormai abbondantemente superati dalla rete. Nei miei sessant’anni di scuola, ho sempre percepito la distanza tra il mondo reale e le tematiche scolastiche. Ho immaginato tutte le figure che interagivano con il mio insegnare, come uno struzzo con la testa sotto la sabbia, mai in grado di sostenere le mie quotidiane esigenze e preoccupazioni. Oggi, da pensionato, questa percezione si è consolidata con l’aggiunta di un altro simpatico e controverso bipede, quello “diversamente tecnologico”. Piango i miei colleghi rimasti nelle trincee scavate tra i banchi. Ricordo che a scuola si dovrebbe INSEGNARE, un mestiere estremamente complesso, difficile, spesso incompreso e poco valorizzato, al punto che chiunque si sente autorizzato a ergersi a … ispettore giudicante. Le Educazioni e tutte le nuove esigenze della generazione “YouTabù” non possono essere esclusivamente demandata a una istituzione scolastica, spesso carente di strutture, risorse adeguate e soprattutto di solidarietà! Meditiamo amici, oggi l’educazione non soffre solo a scuola!!!
MI AMO TROPPO PER STARE CON CHIUNQUE. SARA 31 marzo 2025 … per non dimenticare! ♥


