La terza edizione del Sud Innovation Summit, ideato dall’imprenditore Roberto Ruggeri e promosso dal Comune di Messina in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina, ha registrato il vivo interesse tra i numerosi partecipanti, i quali hanno potuto apprezzare diversi qualificati relatori – dello scenario tecnologico nazionale e internazionale – che hanno discusso nelle due giornate di innovazione digitale e delle relative future tendenze.
L’Evento è stato aperto dal Ministro per la protezione civile e per le politiche del mare Nello Musumeci, dal Sindaco della Città di Messina Federico Basile, dalla prorettrice di Unime Paola Dugo – che ha portando il saluto della rettrice Giovanna Spatari – e da Roberto Ruggeri, organizzatore della manifestazione.
L’edizione di quest’anno è stata incentrata su “AI for Future 2025. Formazione, innovazione e competenze per il domani”, che ha visto impegnati molteplici speakers in interessanti tematiche, quali AgriTech & FoodTech, AI Advanced, Coding, Design, Educazione Finanziaria, HR Tech – EdTech & Future of Work, Legal Tech, MarTech, Media & Creator Economy, Media Lab & Education, Microsoft AI Lab, Product Management, Smart City & Mobility, Start-up ed ecosistemi dell’innovazione, Sustainability, Travel Tech, UNIME AI & Innovation hub, UNIME Human & Social Innovation hub, Women e Leadership in Tech.
Nelle due giornate il Polo Papardo dell’Ateneo Peloritano si è trasformato in un luogo dell’Innovazione, che ha ospitato aziende nazionali e internazionali, esperti del settore, docenti universitari in 19 sale mediante workshop, tavole rotonde, laboratori tematici e sessioni interattive.
Nell’ambito dello UNIME Human & Social Innovation Hub, si è tenuto l’incontro “Sostenibilità e transizione digitale: il ruolo del diritto nello spazio globale”. L’evento, dedicato al dialogo tra innovazione tecnologica, sostenibilità e governance giuridica, si è aperto con i saluti istituzionali di Alessandra Tommasini, coordinatrice del Corso di Laurea in Diritto dell’Innovazione e della Sostenibilità; ha introdotto e moderato i lavori Francesco Rende, docente di Diritto privato; la docente Veronica Bongiovanni ha approfondito il tema della formazione dei giuristi in prospettiva europea e transnazionale; Stefano Carabetta, docente di Diritto privato comparato, ha evidenziato le ricadute del principio dello sviluppo sostenibile sull’autonomia negoziale; la ricercatrice Erika La Fauci ha posto l’accento sulla tutela dell’ambiente nella prospettiva intergenerazionale; le ricercatrici Vera Bilardo e Berfu Beysülen Angin dell’Università di Groningen, hanno illustrato le sfide della transizione energetica nel Mediterraneo attraverso il progetto Med Wind. Il dibattito ha riunito docenti e ricercatori del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo Peloritano impegnati nello studio delle trasformazioni del diritto nell’era digitale e globale; l’avv. Federico Parrinello ha aperto una riflessione sulle nuove frontiere del diritto globale tra giustizia climatica e algoritmi.
La docente di Diritto delle imprese, delle società e dell’innovazione digitale, Antonietta Chiantia, del Corso di laurea in “Diritto delle Nuove Tecnologie” del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche dell’Università degli Studi di Messina, ha espresso un parere estremamente favorevole per queste giornate di studio, che hanno coinvolto anche gli studenti del citato Corso di laurea, ribadendo che “Sono occasioni che consentono di approfondire tematiche e realtà operative virtuali in un lasso temporale concentrato, mettendo altresì a confronto varie esperienze imprenditoriali estremamente creative ed in grado di cogliere solo alcune delle infinite opportunità che il web fornisce. L’imprenditore digitale ne incarna una chiara esemplificazione: complesso aziendale, attività di impresa e prodotto, sono tutte realtà virtuali che vivono ed operano nel mercato. È, inoltre, da sfatare il mito che I’IA possa togliere occasioni di lavoro; essa va piuttosto considerata un quid pluris del complesso aziendale di una impresa, in grado anche di riscrivere la governance endosocietaria, ma sempre con la supervisione della mente umana”.
La docente di Strategia e Innovazione del Dipartimento di Economia dell’Università di Messina, Daniela Baglieri, ha presentato il “Rapporto Sud Innovation 2025”, dedicato alla misurazione dell’innovazione nel Mezzogiorno.
Gli eventi presentati dai docenti universitari messinesi hanno evidenziato il ruolo centrale dei Dipartimenti dell’Ateneo Peloritano come poli di ricerca e confronto sul futuro sostenibile e digitale di diversi ambiti, in una prospettiva sempre più transnazionale.
Francesco Alessi, responsabile dello Sviluppo Hardware, Produzione ed Approvvigionamento, nonchè vicepresidente dell’azienda messinese di elettronica e informatica SmartMe, ha illustrato il Progetto “VASAPOSA” che porta la tecnologia nel cuore dei campi di pomodoro.
Come asserito dall’Ing. Francesco Alessi “Il progetto è nato dalla collaborazione tra Università degli Studi di Catania, SmartMe e AgriGeos; studia la salute delle piante attraverso sensori avanzati capaci di misurare in tempo reale il loro stato di benessere e di stress. I dati raccolti permettono di personalizzare l’irrigazione e ridurre gli sprechi d’acqua, rendendo le coltivazioni più efficienti e sostenibili. Con VASAPOSA vogliamo dare alle piante una voce, trasformando i dati in informazioni utili per chi lavora la terra ogni giorno. Il Progetto è finanziato dal programma Samothrace, e rappresenta un esempio concreto di come la ricerca siciliana possa innovare l’agricoltura, unendo scienza, tecnologia e rispetto per l’ambiente”.
Da segnalare anche il contributo di Vincenzo Tanania di PwC Italia, che ha relazionato su “L’innovazione che unisce: persone, imprese e territori”; Howard Bianchi di Creation dose, che ha relazionato su “Creator: la nuova generazione di imprenditori digitali che sta cambiando il mercato”; Michele Petrillo di Sky Media, che si è soffermato su “Retail Meets Media: connecting people places and brands”; Alessandro La Rosa di Creation dose, che ha discusso la tematica “Creator Economy: come imprese e attività locali sfruttano il potere dei Creator per affermarsi” e di molti altri speakers, che hanno dato un impulso positivo alla due giorni dedicate alle Intelligenze Artificiali e che hanno proiettato positivamente la Città di Messina nel panorama scientifico internazionale.
