Durante la settimanale conferenza stampa convocata da Cateno De Luca e da Federico Basile, tracciati i risultati in ambito di asili nido. Presenti anche il vice sindaco Salvatore Mondello, Danilo Lo Giudice e Massimo Rizzo.
Al 31 dicembre 2018 ha affermato Salvatore Mondello, “erano solo tre gli asili nido a Messina per 79 posti; grazie al piano di riequilibrio finanziario “Salva Messina”, sono state fatte delle scelte molto precise che hanno permesso di realizzare altri 4 asili con 72 posti e, sono in fase di realizzazione altri 6 asilo per 146 posti. Infine ha detto Mondello, altri 11 asili dovrebbe realizzarsi al più presto con 258 posti”.
Prendendo la parola, Cateno De Luca ha ricordato che, “senza il cosiddetto “salva Messina” la città non sarebbe riuscita a uscire dal profondo dissesto finanziario che per anni ne aveva bloccato lo sviluppo. Il provvedimento, ha rappresentato un passaggio decisivo per evitare il protrarsi di una situazione che rischiava di compromettere ulteriormente i servizi essenziali e la possibilità stessa di programmare interventi strutturali”.
Anche il sindaco Federico Basile ha voluto puntualizzare che “il “salva Messina” è stata un’azione molto rischiosa, azzardata ma amministrativamente corretta, che ha permesso di riordinare i conti, attivare piani di rientro più sostenibili e restituire al Comune margini operativi che sarebbero stati altrimenti impensabili”.
Non solo un aiuto economico, ha detto Basile, “ma uno strumento che ha reso possibile un nuovo percorso di risanamento e una progressiva normalizzazione della vita finanziaria dell’ente”.
Oggi ha detto Cateno De Luca, “la città può guardare al futuro con maggiore stabilità proprio perché quel provvedimento ha interrotto una spirale negativa destinata, altrimenti, a protrarsi ancora a lungo. Gli asili nido solo la testimonianza della scelta politica voluta dall’amministrazione comunale per fornire servizi importanti alla collettività”.
L’annuncio più clamoroso De Luca l’ha voluto riservare alla fine della conferenza stampa: “da gennaio il Governo di Liberazione! la Giunta del sindaco di Sicilia composta da uomini e donne che hanno competenze specifiche in diversi settori, che avrà il compito di elaborare riforme di sistema che riguarda l’amministrazione”.
De Luca ha voluto ribadire che “non ha mai chiesto di entrare nella Giunta Schifani perché Sud chiama Nord continuerà a fare opposizione costruttiva”.
Fermo restando, ha proseguito De Luca che “nel 2027 Sud chiama Nord farà parte di una coalizione. Chi ha mostrato interesse e piacere ad avere Sud chiama Nord al momento, è quella di centro destra ma, questo non significa nulla. C’è ancora tempo per capire da che parte stare”.
Una cosa è certa, ha affermato Cateno De Luca, “il centro sinistra senza di noi non vincerà mai le elezioni”.
Concludendo, De Luca ha ricordato che “Sud chiama Nord ha presentato al presidente Schifani una serie di provvedimenti da inserire nella legge di stabilità. Quella più importante riguarda il trasferimento ai Comuni del demanio marittimo, urbanistico e fluviale. Una norma che coinvolge oltre 130 comuni costieri e 150 interessati al demanio fluviale urbanizzato. Se salta questa norma che impegna il Governo regionale per appena tre milioni e mezzo di euro, salta tutto!”.
Durante la conferenza stampa presentato, Massimo Rizzo, già consigliere comunale dal 2018 con LiberaMe che nel 2027 sarà candidato nella lista Basile sindaco.
