Messina, “Città Resiliente”: adattamento climatico e lo sviluppo sostenibile

Presso il Centro polifunzionale “E-SI-STO!” all’interno di Villa Dante è stato presentato l’evento “Città Resiliente”, adattamento climatico e lo sviluppo sostenibile.

Insieme al sindaco Federico Basile, l’assessora Liana Cannata, l’assessore Francesco Caminiti e la presidente della Messina Social City Valeria Asquini. Ospite d’onore il conduttore di “Linea Verde” di Rai 1 Livio Beshir che ha interloquito con gli studenti di alcune istituti comprensivi della città, su tematiche che riguardano il cambiamento climatico, la sostenibilità ambientale.

Ormai le città sono al centro delle grandi sfide globali, cambiamento climatico, crescita demografica, disuguaglianze sociali e pressione sulle risorse naturali. In questo contesto, il concetto di città resiliente assume un ruolo strategico, indicando la capacità dei sistemi urbani di assorbire shock, adattarsi ai cambiamenti e trasformarsi in modo sostenibile, senza compromettere il benessere delle generazioni future.

Le infrastrutture rappresentano l’ossatura della città resiliente.

Il sindaco Federico Basile, nel manifestare la sua soddisfazione per il cambiamento che Messina ha subito in questi ultimi anni, “ha rivolto un ringraziamento particolare agli studenti, ai dirigenti scolastici ed ai docenti che hanno raccolto la sfida della trasformazione diventando, al tempo stesso, la cassa di risonanza per diffondere il concetto che cambiare è possibile se tutti ci credono e lo desidero”. Basile ha anche affermato che “le reti di trasporto efficienti, sistemi energetici decentralizzati, edifici sicuri e infrastrutture idriche moderne sono elementi essenziali per garantire continuità dei servizi anche in situazioni di crisi”.

L’innovazione tecnologica gioca un ruolo chiave, la pianificazione digitale permette di monitorare i rischi, ottimizzare le risorse e prevenire emergenze. Tuttavia, la resilienza non riguarda solo la robustezza fisica, ma anche la flessibilità: infrastrutture progettate per adattarsi a nuovi usi e a condizioni climatiche estreme.

L’assessore Francesco Caminiti ha dichiarato che “un approccio resiliente riconosce il valore della natura come infrastruttura viva. Parchi urbani, corridoi verdi, alberature non sono semplici elementi estetici, ma strumenti fondamentali per mitigare gli effetti del cambiamento climatico”.

Le soluzioni basate sulla natura, ha proseguito l’assessore Caminiti, “contribuiscono a ridurre le isole di calore, migliorare la qualità dell’aria, gestire le acque piovane e aumentare la biodiversità urbana. Allo stesso tempo, rafforzano il legame tra cittadini e ambiente, migliorando la salute fisica e mentale e promuovendo una maggiore consapevolezza ecologica”. In questo settore, ha concluso Caminiti, “Messina ha raccolto la sfida vincendo alcune battaglie che oggi disegnano una città più vivibile”.

L’assessora Liana Cannata ho voluto sottolineare come “il contributo fondamentale offerto dagli istituti scolastici sia servito per guardare con più fiducia alla città non solo resiliente ma soprattutto inclusiva ed integrante dove ciascuno ha un ruolo specifico, quello di puntare al cambiamento”.

La città resiliente, ha concluso la Cannata, “non è un modello statico, ma un processo continuo di apprendimento e adattamento. In un mondo sempre più urbanizzato e incerto, investire nella resilienza urbana non è solo una scelta tecnica, ma una visione politica e culturale, è evolversi nel tempo e garantire qualità della vita, oggi e domani”.

Per Valeria Asquini presidente della Messina Social City, “la resilienza urbana è inseparabile dallo sviluppo sostenibile. Crescere in modo sostenibile significa bilanciare dimensione economica, ambientale e sociale. Le città resilienti investono in economie locali verdi, mobilità sostenibile, efficienza energetica e accesso equo ai servizi”. Fondamentale, ha detto Valeria Asquini, “è anche l’inclusione sociale: una città è davvero resiliente solo se riduce le vulnerabilità delle fasce più fragili della popolazione. Partecipazione dei cittadini, governance trasparente e politiche urbane inclusive rafforzano la coesione sociale e la capacità collettiva di affrontare le crisi”.

Livio Beshir alla luce della sua grande esperienza in ambito ambientale, grazie anche al suo lavoro di conduttore di una trasmissione Rai che parla di natura e, paesaggi mozzafiato, è riuscito a creare un dialogo costruttivo con i ragazzi. Beshir “ha espresso parole positive per Messina che ha visto una città veramente accogliente, attenta alla sostenibilità ambientale”. Aver ricevuto la “Bandiera Blu”, ha concluso Beshir, “rappresenta un trampolino di lancio importante per continuare a investire per rendere il territorio meno contaminato ma più vivibile a misura d’uomo”.

L’Associazione Bios, ha presentato, “grazie all’innovazione con un virtual tour interattivo, Villa Dante con tutti i servizi interni offerti dalla villa e messi a disposizione dei cittadini. Il virtual tour rappresenta un potente strumento per la promozione e la valorizzazione del territorio in chiave sostenibile”.

Interessante il progetto di efficientamento energetico di Palazzo Satellite costruito negli anni ’60 che riguarda soprattutto la facciata eliminando l’umidità e la dispersione del calore solare, migliorando la temperatura interna, l’isolamento acustico, il risparmio energetico e un completo restyling estetico dell’edificio, che rientra nel “Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano” messo a punto dall’assessore Francesco Caminiti.

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