Insegnanti…invisibili!

Dopo decenni di insegnamento, pensavo di essere pronto, ma l’incontro con Claudio e Beatrice, due esperienze durissime e formative di autismo, diverse e distanti, mi hanno messo di fronte a una verità scomoda! Il sistema istituzionale, pur con tutte le sue ore di sostegno e i suoi infiniti documenti, spesso lascia l’insegnante di fronte alla solitudine della pratica. ​Superato lo sgomento iniziale e non trovando un aiuto adeguato alle mie esigenze in classe, ho provato un pericolosissimo senso di inadeguatezza. Ho capito che dovevo agire oltre le parole dei protocolli. La soluzione non è arrivata da una direttiva ministeriale, ma da un difficilissimo esercizio relazionale intrapreso con le rispettive classi. Mi sono rimboccato le maniche e ho “arruolato” i miei meravigliosi alunni, trasformandoli in un’équipe di ricerca-azione. ​Insieme, abbiamo trovato le “chiavi segrete” che hanno permesso di superare la barriera comunicativa. Ora, da pensionato, mi chiedo il perché non ci si confronti opportunamente su questi percorsi invisibili che possono portare alla scoperta di chiavi adatte alla complessità dell’insegnare oggi? ​L’inclusione, la didattica non possono rimanere un insieme di “percorsi invisibili” confinati in singole aule. Dobbiamo cercare e valorizzare l’intuito dei docenti e diffondere i loro modelli vincenti di collaborazione tra studenti e famiglie. L’autismo è una delle tante sfida che si vincono con le azioni, non con le parole. Nella clip a seguire immagini più esaustive di tante parole sui risultati ottenuti. Gocce di bellezza di un oceano tenuto nascosto. 

MI AMO TROPPO PER STARE CON CHIUNQUE. SARA 31 marzo 2025 … per non dimenticare!

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